
Mauro Uliassi è nato nel 1958. Quando era piccolo sua sorella Catia non era molto presente nella sua vita. Oggi, invece, è la sua principale partner al lavoro e si occupa della sala del loro “Ristorante Uliassi”.
Mauro si è sposato nel 1984 con sua moglie Chantal e ha due figli: Filippo che lavora con lui e Rosa, la più piccola.
Mauro Uliassi ha frequentato la scuola alberghiera che gli ha cambiato la vita perché da ragazzino la considerava la scuola meno noiosa dove poteva trovare molte donne. Nel 1986, convinto da sua madre, ha aperto il suo primo ristorante a Senigallia: “Pizzeria da Mauro”, ma ha mollato dopo tre mesi. Quattro anni dopo Mauro ha comprato l’attuale ristorante Uliassi che si affaccia sul mare.
Mauro ha scoperto la sua passione per la cucina in occasione di una cena per il compleanno della sua futura moglie, la donna di cui si è perdutamente innamorato: viste le sue conoscenze culinarie, decise di preparare per gli amici perché glielo chiesero. Quella sera, a casa di Chantal, era al centro dell’attenzione e aveva creato magia per la prima volta. Grazie a lei decise che voleva fare felici le persone a tavola.
Mauro ama stare in mezzo alla musica e tra gli amici di vecchia data. E’ una persona che non si stanca mai di parlare. Ama prendersi cura del suo corpo infatti corre, fa un po’ di ping pong e yoga, soprattutto appena sveglio.
Nella cucina di Uliassi c’è rigore. Chiunque la deve prendere come un’accademia, è la condizione di base. Sono 18 in cucina e a volte lo chef perde le staffe. D’estate arrivano a 36 persone.
Oggi i suoi piatti nascono principalmente facendo brain storming con i ragazzi dello staff. Nella sua cucina c’è tanto delle Marche, ma qualsiasi piatto tradizionale, passando attraverso le mani di Uliassi, si fa contaminare dalla sua conoscenza. La cucina è semplice e in gran parte di pesce. Il piatto che più lo rappresenta è la “Scarpetta di Brodetto”, un bel pezzo di pane che intinge in un sugo di pesce concentrato…
Non dispera se qualcuno non apprezza i suoi piatti: “La gente mangia con la mia bocca, può non condividere quindi” dice lo chef. Su un’isola deserta si porterebbe: una piantina di basilico, olio, acqua, entusiasmo per continuare e sesso che non deve mancare mai.