Come nasce un dialogo?
Nasce dall’urgenza di parlare con se stessi, con la propria anima, con la propria solitudine. Ma nasce anche dal desiderio di colloquiare con gli altri, con la loro essenza, con la loro sensibilità. Sì, perché il dialogo è confessione, apertura disvelata della propria interiorità, spesso affidata ad un ipotetico interlocutore che possa parlare al posto nostro. Così sono nati i miei dialoghi, onorati dalla voce di personaggi illustri, a cui ho concesso la mia parola e il mio sentire. Ho cercato di parlare di loro e con loro tramite presunti colloqui creati dall’emozione della memoria. Ma attraverso questi dialoghi ho voluto esprimere e confermare quali, secondo me, sono le basi fondamentali della vita, del nostro vissuto e del nostro futuro.
“La luce oscura” è uno scritto basato su dieci dialoghi, divisi in due atti, ipoteticamente intercorsi fra Caravaggio e il Tempo. Fissati nel momento della morte del grande pittore, nonché nella dimensione dell’oltre, essi intendono elevare a sommo parametro vitale l’Arte e il suo massimo apogeo di esperienza vissuta.
“Un giorno … un incontro”, stilato su sedici dialoghi ipoteticamente svoltisi in una sola giornata fra Guido Cavalcanti e Dante Alighieri, nasce dall’elogio dell’Amicizia. I due sommi poeti, prima amici poi nemici in vita, tornano a parlarsi in un incontro che anela ad un’amichevole riunificazione. 
“Il pianeta eroico” è fondato su cinque presunti colloqui fra l’anima di Saffo e quella di Faone. Immaginati su una rupe a dominio del mare e in una silente notte di luna, i dialoghi effondono un esplicito inno all’Amore e al suo tumulto interiore.

Arte, Amicizia, Amore sono, quindi, a mio avviso, i tre basilari valori di ogni vita. Li ho pertanto coniugati in una trilogia capace di giungere ad una positiva riflessione esistenziale. 
 
Enzo dall’Ara