
Manfred Bischoff
Marco Bazzini
€ 50,00 € 47,50
Sconto del 5%
Spedizione gratuita in Italia per ordini a partire da 28,00 euro
“L’angioletto ha uno sguardo bonario e riflessivo; punta gli occhi verso l’alto, a guardare cosa non è dato saperlo. Sicuramente interroga chi a sua volta lo guarda: coloro che entrano nel suo mondo. O sarebbe meglio dire nel loro mondo. Ben piantato a terra, con le ali un po’ troppo piccole per volare e le mani appoggiate sul corpo, questa figurina dagli occhi spalancati era una presenza costante sul tavolo d’ingresso dell’abitazione toscana di Manfred Bischoff. Viveva con lui quale piccola sentinella che, come vuole il ruolo, non passava inosservata, che certo non intimoriva ma che molti dubbi consegnava a ogni suo interlocutore. Dubbi non dissimili da quelli che poneva e continua a porre l’arte di Bischoff.
Forse per questo lo custodiva e forse per questo rappresentava sia il “genius loci” del luogo sia il “daimon” della sua poetica: il desiderio che rimane fisso in ciò che si è reso inaccessibile. L’inafferrabile sembra essere il lievito dialettico su cui cresce la personalissima relazione di Manfred Bischoff con l’arte. Una posizione originale che si manifesta fin dalla scelta di stare nel campo del gioiello contemporaneo già di per sé un settore allo stesso tempo eccentrico e tangente a quello delle arti plastiche così come a quello del design o dell’alto artigianato. Che si alimenta di forme convenzionali senza essere tradizionale, proprio perché vuole riportare a nuova forza quel flusso vitale che animava l’intreccio tra quelle che un tempo si chiamavano “arti maggiori” e “arti minori”. Un legame che nel tempo è stato allentato per costruire trame separate, per settorializzare la cultura del progetto. Ma la sfida di poter riallacciare questi nodi slegati non è appunto da giocarsi in un ritorno a forme stabilite e consacrate pur con le loro minime variazioni decorative ma piuttosto nella volontà di raggiungere forme adatte a concretizzare una volontà artistica anche in un oggetto d’uso. Quale il gioiello contemporaneo rimane, dato il suo lato narcisistico attraverso cui doniamo nuovi valori al nostro corpo. […]”
Marco Bazzini