TOMMASO OTTIERI

Maurizio Vanni

Anno 2017
Formato 22 X 22 cm
Pagine 128
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ISBN 978-88-99519-46-9

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Il progetto e la realizzazione della mostra nascono grazie all’incontro dell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro, della Fondazione Rocco Guglielmo e della Galleria Russo di Roma

“Tommaso Ottieri, come Bach, è un ricercatore di verità, un artista che non si accontenta di ciò che già esiste, del dato di superficie delle cose e che, attraverso un grande mestiere, consapevolezza e lucida visionarietà, costruisce e ricostruisce ambienti, luoghi e volti di persone. Prima di iniziare un dipinto, ha bene in mente le basi di partenza, le iconografie di riferimento, ma non vuole immaginare dove finirà il suo lavoro, a quale grado estetico giungerà e, soprattutto, in quale dimensione estatica condurrà la sua composizione. Quando intraprende un lavoro, impostato con una tecnica controllatissima, il suo interesse è rivolto all’indagine dell’incerto attraverso il certo: dall’essenza delle forme alla costruzione e destrutturazione delle architetture per mezzo della deflagrazione della materia, ma senza necessariamente sapere a che cosa sta andando incontro. Ne scaturiscono composizioni che, una volta contaminate da una luce artificiosa, accentuata e materica, ci mostrano come realtà e cosciente illusione possano diventare pagine dello stesso libro: “Le architetture non sono il mio primo interesse: il mio progetto è legato alle cromie. Non cerco un soggetto, ma la sua anima riflessa attraverso colore, materia e luce”.

Maurizio Vanni

“Ottieri ama immortalare e “mettere a fuoco” soggetti di indiscussa bellezza che acquistano valore entrando a far parte della sua opera, carica contestualmente di potente verità e coerenza fantastica; una trasposizione visiva del mondo creata dall’immaginazione dell’artista.

Con perizia e coniugando l’abilità manuale con la raffinatezza e la singolarità della tecnica utilizzata, le sue opere appaiono vellutate e di una lucentezza che carezza piacevolmente la vista.

Riesce a capire la notte più nera e ad afferrare la luce più abbagliante; ma non la rende mai tanto profonda e mai tanto accecante da non consentire di avvertire tracce di vita laddove l’occhio dello spettatore non riesce a rilevare alcuna presenza.”

Rocco Guglielmo

 

MARCA Museo delle Arti di Catanzaro

17 giugno – 31 agosto 2017

 

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