Artisti di cui si parla, si ricorda e si scrive nel secondo volume: Sebastian Matta, Corrado Cagli, Leoncillo, Toti Scialoja, Mattia Moreni, Enrico Baj, Antonio Sanfilippo, Joe Tilson, Sergio Romiti, Tancredi, Luciano De Vita, Piero Ruggeri, Valerio Adami, Aldo Mondino, Alighiero Boetti, Giovanni D’Agostino, Gianni Colombo, Piero Manai, Ketty Tagliatti.
 
“Gli artisti che incontriamo in questo mio secondo libro non sono i compagni di strada e nemmeno tutti i miei “amori” ma sono quelle figure che hanno segnato esistenzialmente e, alcuni, anche intellettualmente, la mia vita. Parola d’artista non è solo la parola di un pittore su altri pittori ma un contratto: ti do la mia parola. Anche se l’arte è inganno e menzogna, la bugia spesso diventa vera ed intera perché ti ho dato la mia parola. Dalla stessa prefazione del 1° volume dicevo: ‘Non è la parola che svela un incontro ma l’incontro che richiede la parola’.
La memoria è un doveroso lusso per pochi e la memoria indaga, diventa investigatrice della memoria stessa.
Scrivere delle cose e sulle cose non significa che le cose esistano… è come disegnare-dipingere in quanto l’idea si rafforza da quanto e quando si dice che l’idea sia.
Immaginiamo insieme di aver visto, ascoltato, conosciuto; immaginiamo gesti, sguardi anche se il silenzio è rotto da qualche aforisma e da qualche aneddoto. Gli aneddoti spesso “laterali” al lavoro degli artisti e sugli artisti sono come ri-tocchi di colore, veri mimi che esaltano il personaggio se non sinopie che svelano il nascosto come storie ‘al limite’ “.
 
Concetto Pozzati