Poker di donne

MS Spazio Culturale

Anno 2018
Formato 20 x29,5 cm
Pagine 104
Copertina brossura
Lingua Italiano
ISBN 978-88-99519-49-0

 14,25

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Facciamo un gioco: prendiamo 4 donne che parlano d’arte, mescoliamo 4 semi e colori, facciamo un giro di carte e voilà un poker di donne!
Sarà interessante vedere come possono dialogare tra loro delle artiste completamente differenti da un punto di vista espressivo, tutte dotate di una potente personalità stilistica e unite dalla capacità di fondere concettualità e artigianalità; mi piace pensare che queste artiste raccolgono la memoria del passato di tutte le donne riscattandole, esaltando e dando senso e valore a quei lavori artigianali che sono stati sempre la forza e spesso i veri compagni di vita di milioni di donne da che mondo è mondo.
Questa mostra nasce dal mio desiderio di dare spazio e voce alle donne. Mai come in questo momento il mondo femminile sta subendo torti e soprusi da chi si ostina a mantenere le proprie posizioni di forza, probabilmente instabili. Assistiamo a scene e dichiarazioni sconcertanti di donne lese nella loro dignità, per non parlare della condizione di inferiorità che esiste ancora in molti paesi orientali.
Recentemente in un’intervista mi hanno chiesto se la stessa situazione sussiste anche nel campo artistico, fortunatamente non mi sono mai stati riportati episodi di questo genere. Mi rendo però conto di essere in una posizione particolare perché nel mio caso sono io che promuovo eventi e mostre e la mia attenzione al lavoro femminile è stata sempre grande.
La mostra vede sfilare le opere della onnipresente Franca Pisani con il suo scintillante 2017 che la vede protagonista alla Biennale di Venezia e al Macro di Roma, Carla Mura artista delle connessioni interattive multiculturali che intreccia fili di cotone colorati con rigore geometrico ed eleganza, Stefania Pennacchio maestra della ceramica che unisce una passione tutta mediterranea a raffinate tecniche giapponesi e Silvia Gaffurini fotografa di concetto che denuncia la puerilità della donna oggetto appendendola come un abito o sgretolandola in fili pendenti.
Franca, Carla, Stefania e Silvia col loro lavoro di ricerca e di grande attualità dimostrano che oggi non solo la donna è diventata una protagonista autonoma nel mondo dell’arte ma che è capace di proporre una lettura delle problematiche contemporanee assolutamente originali e inedite.
È stato divertente organizzare questo gioco di carte, miscelare personalità differenti, scegliere con cura le opere da esporre, badare maniacalmente alla qualità e provare così a dare una chiave di lettura chiara e immediata allo spettatore.
Ogni mostra è una scommessa e vincere dipende dall’interesse del pubblico che mi auguro anche questa volta mi gratificherà con la sua presenza e con la passione per questo affascinante mondo dell’arte.

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