
Pozzati XXL
Maura Pozzati
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Concetto Pozzati ha attraversato da protagonista le vicende dell’arte italiana dalla seconda metà del Novecento al 2017, anno della sua scomparsa.
Artista di fama internazionale, innumerevoli sono le sue partecipazioni alle più importanti rassegne d’arte del mondo: biennali di Venezia, Kassel, quadriennali romane, Tokyo, Parigi.
Un gigante dell’arte del Novecento. E anche una figura chiave nella vita culturale della nostra città. A Bologna vive e lavora partecipando in prima persona al dibattito cittadino. Ordinario di pittura nella locale Accademia di Belle Arti; Assessore alla Cultura per il Comune tra 1993 e il 1996.
Figlio di Mario, nipote di Sepo, diventa un punto di riferimento per le nuove generazioni di artisti. La passione per l’arte maturata in seno alla famiglia si fa impegno civile e profonda riflessione critica.
Di indole provocatoria e indipendente, è uno dei pochi in città a non accettare passivamente il magistero di Morandi, ammettendo di non averlo amato e di non amarlo, al di là del valore – indiscutibile – dell’opera. “Credo solo nei no” afferma in un documentario realizzato dalla Fondazione Carisbo in occasione della mostra a Casa Saraceni per le celebrazioni del centenario del Futurismo. A Palazzo Fava ha già esposto in passato, nella collettiva “BonOmnia 2006”, in concomitanza con la Biennale di Venezia, e alla mostra “Bologna dopo Morandi” per la quale ha portato una spettacolare installazione composta da 40 quadri/oggetto, del 1969, intitolata “Dal suicidio di Grosz”.
A sei anni dalla scomparsa, Concetto Pozzati si impadronisce ora di tutto Palazzo Fava occupando i due piani dell’edifico con una mostra, realizzata in collaborazione con l’Archivio Pozzati e curata dalla figlia Maura. A Maura e Jacopo Pozzati va tutta la nostra più profonda riconoscenza.
Filippo Sassoli de Bianchi
Presidente Genus Bononiae Musei